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Nonostante sia visto raramente dai novizi, a volte i maestri si correggono l’uno con l’altro: I maestri Banzen e Suku stavano pianificando il rilascio successivo di un sistema grande e importante. Insieme affrontarono la lista delle necessità, assegnando il lavoro a vari monaci sotto il loro comando. “Assegna quel compito a me,” disse Banzen a un certo punto, “giacché ho scritto io il codice originale, ed è alquanto complicato e delicato.” Ripeté la frase per diverse altre voci. Questa era la sua abitudine fin da quando Suku poteva ricordare; giacché Banzen lavorava tanto quanto i monaci che avevano la metà dei suoi anni, ed era molto fiero del suo lavoro. Suku affisse la lista dei compiti la mattina successiva. Banzen vi diede per caso un’occhiata durante la colazione, e scoprì che i compiti che aveva scelto per sé erano stati assegnati ad alcuni monaci minori. Banzen affrontò Suku al suo tavolo. “Sei in questo tempio da vent’anni,” si infuriò. “Quando smetterai di dare il nostro prezioso riso a cuochi che sanno a malapena maneggiare una paletta?” Suku posò tranquillamente le proprie bacchette lungo la ciotola. “Non saprei dirlo,” rispose. “Quando smetterai di armeggiare con la tua piccola pentola di riso e farai palette più semplici per quei cuochi?” Tradotto da Alessandro Desantis. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |