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(Sorry, this page has not been translated by the translator you selected.) Il maestro Bawan pose questo dilemma agli sviluppatori sotto il suo comando: “Quando investighiamo comportamenti strani nell’ambiente di produzione, la nostra arma più potente sono sempre stati i messaggi di debug: più numerosi e dettagliati sono, meglio è. Eppure quando usati copiosamente, la formattazione di questi messaggi diventa dispendiosa—inutilmente dispendiosa, e dunque escludiamo i messaggi di debug dai log quando non stiamo investigando alcun problema. Quindi quale sentiero è il migliore? Sicuro ma lento, o sbadato ma veloce?” “Wú,” disse una delle monache. “Tutto può essere loggato, con uno sforzo minimo. Racchiudete tutte le chiamate di debug in un’istruzione if che verifica se il debugging è attivo prima di occuparsi della formattazione del messaggio. Saremo lenti solo quando dovremo essere sicuri.” Bawan considerò questa proposta e sembrò soddisfatto. Disse alla monaca di implementare la propria soluzione in un’applicazione che era in fase di sviluppo. Come ulteriore ricompensa per la sua intelligenza le consegnò due scatole dipinte. “Apri immediatamente la scatola rossa,” disse Bawan, “ma lascia chiusa la scatola nera. Nel tempo ti servirà.” Nella scatola rossa la monaca trovò una piccola ciotola piena di succulenti kiwi, litchi e pere bianche, appoggiate su un letto di bacche goji. Li gustò quella stessa sera. Dopodiché mise entrambe le scatole su una mensola alta, e infine se ne dimenticò. Due anni più tardi, dopo che il sistema aveva subito diversi miglioramenti, un piccolo problema di produzione comparve—il primo in molti rilasci. La suora chiese che il sistema fosse riavviato in modalità debug. Improvvisamente, stack trace di eccezioni NullPointerException comparvero sullo schermo di ogni utente. Il sistema era diventato completamente inutilizzabile. Mentre la suora stava inorridita in mezzo al caos, il maestro Bawan le scivolò accanto e sussurrò, “Ora prendi la scatola nera.” Quando il coperchio fu alzato si sparse un odore osceno. Dentro stava una piccola ciotola piena dei resti ammuffiti ed essiccati di quelli che sembravano essere stati kiwi, litchi, pere e bacche goji. La suora chiese che la modalità debug fosse disattivata e chiuse la scatola, illuminata. Tradotto da Alessandro Desantis. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |