Many thanks to Tristan Morris for creating a beautiful illustrated hardcover print edition of the site

tcc-case-title
moderatamente geeky  moderatamente geeky

Caso 104

Parapetto

(Sorry, this page has not been translated by the translator you selected.)

Un certo monaco del Clan del Ragno stava cercando di usare una libreria email scritta dalla Scimmia Ridente. Il messaggio che voleva inviare tramite essa era semplice, eppure nonostante le modifiche al codice la libreria falliva silenziosamente o lanciava incomprensibili eccezioni.

Il monaco organizzò un incontro con l’autore, dove espresse placidamente la propria frustrazione.

Purtroppo, l’errore è il tuo,” rispose l’autore con un inchino. “Se avessi letto la copiosa documentazione che ho fornito, avresti saputo che gli allegati devono solo essere aggiunti dopo il corpo del messaggio. E nonostante il metodo impostaTestoMessaggio accetti un oggetto Object, l’oggetto che fornisci deve essere un array di oggetti String, un DomNode o un BufferedInputReader. Inoltre, non ti sei accorto che certi indirizzi di destinazione vengono ignorati silenziosamente...”

L’autore continuò in questo modo, mostrando come il monaco avrebbe potuto evitare ogni problema. Quindi il monaco tornò all’abbazia del Clan del Ragno, opportunamente castigato.

La maestra Suku sentì di questo fatto e chiamò l’autore.

“Ho letto la tua documentazione,” disse Suku. “È senza dubbio un ottimo modello di completezza, degno di emulazione. Per favore, porta questa copia stampata all’abate, altri potrebbero impararne.”

L’autore seguì Suku fino alla camera dell’abate e spinse la pesante porta con tutta la sua volontà. Quando la porta si fu finalmente aperta il monaco saltò indietro, terrorizzato, giacché dietro di essa stava una discesa a picco nel vuoto. Il suo urlo di terrore echeggiò sui muri di pietra; molto al di sotto si poteva udire lo sciabordìo dell’acqua.

“C’è una sporgenza alla tua sinistra, larga più o meno come il tuo piede,” spiegò Suku. “Procedi con attenzione finché non raggiungi l’altro lato del pozzo. Lì troverai degli anelli di ferro fissati al muro, che portano giù alle acque dove ti attendono le ossa dell’abate. Prendi nota: la sporgenza è scivolosa per via dell’umidità, ogni tre pietre ce n’è una qualche pollice più in alto, ogni cinque una più in basso, e ogni sette una manca completamente. Ma se tieni tutto questo a mente, la via è piuttosto chiara.”