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Come molti della sua età, la giovane monaca Satou possedeva un’irreprensibile curiosità: meno sapeva di qualcosa, più voleva provarla. Dunque aveva scelto di usare il multithreading per migliorare le prestazioni della sua utilità di elaborazione dei log, nonostante gli avvertimenti del maestro Banzen. Banzen esaminò il suo codice, dunque invitò la monaca a discutere ciò che aveva trovato durante la pausa tè mattutina. Quando Satou si sedette nella stanza da tè del maestro, Banzen prese un mestolo di acqua bollente dalla pentola di ferro e la versò direttamente sul tappeto tatami di Satou. Satou guaì dalla sorpresa, saltando via per evitare di ustionarsi. Il maestro passò tranquillamente la sua piccola scopa sulla pozzanghera che si allargava, quindi pose una ciotola vuota al centro. Infine mise del tè verde in polvere nella ciotola asciutta. “Ora” disse Banzen. “Discutiamo le race condition.” Il commento di QiMa prima, siediti ed entra. Il poema di QiScivolano dalle mie dita Tradotto da Alessandro Desantis. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |