Many thanks to Tristan Morris for creating a beautiful illustrated hardcover print edition of the site |
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(Sorry, this page has not been translated by the translator you selected.) Il maestro Banzen si trovava in una provincia confinante per visitare un abate i cui fratelli avevano recentemente vinto un contratto di sviluppo presso un uomo politico. “Si è rivelata essere una vittoria vuota” si lamentava l’abate mentre versava il tè. “Il codice che abbiamo ereditato è una torreggiante montagna di letame, dove anche il più piccolo tocco ci seppellisce fino agli occhi sotto una valanga di sterco pieno di eccezioni riferimento nullo.” “Sto mangiando” disse il maestro. “Non mi sorprende che i nostri predecessori fossero incapaci di fare anche la più piccola modifica senza settimane di sforzo!” continuò l’abate. “Non mi sorprende che la pazienza del governatore si sia esaurita! Dovremmo rifattorizzare, ma non so neanche da dove cominciare, o come verificare che non abbiamo rotto nulla nel processo.” “Quali sono i requisiti?” chiese il maestro. “Non ce ne sono” disse l’abate. “L’abitudine del governatore è dettare ogni cambiamento a seconda dell’umore. Dice che, per definizione, qualunque codice ci sia attualmente è corretto.” Banzen sorseggiò il suo tè. “Davvero? Allora tutte le mie simpatie vanno al governatore, e nessuna a voi! Il pover’uomo! Due volte ormai—e a grande costo—ha ingaggiato un’intera abbazia perché costruisse software con l’esplicito obiettivo di renderlo miserabile. Dovresti ringraziare i tuoi predecessori per l’ammirabile lavoro.” Tradotto da Alessandro Desantis. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |