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Quando il monaco Landhwa venne incaricato di implementare un nuovo livello di sicurezza per le applicazioni del Clan del Ragno, il suo acerrimo nemico—il monaco Wangohan—sospettò che la fine di Landhwa fosse finalmente giunta, giacché la sicurezza richiedeva attenzione per il più piccolo dettaglio, e Landhwa era notoriamente impaziente e pigro. Infatti, quando diverse applicazioni vennero rilasciate in produzione con il codice di Landhwa, il servizio clienti venne inondato di lamentele. Gli utenti non potevano modificare le proprie informazioni personali o vedere gli ordini in sospeso, e ironicamente il collegamento “Contattaci” restituiva una pagina 403 Forbidden. Il caos dominò la mattinata. Landhwa venne convocato a una conferenza d’emergenza con gli abati del Tempio. Wangohan si chiese placidamente se avrebbe mai più visto il proprio rivale—e se sì, in quanti pezzi. Fu dunque con grande sorpresa di Wangohan che Landhwa ricomparve non più di un’ora dopo, col suo solito sorriso irritante. Sgomento, Wangohan andò a vedere l’abate capo. “Quale correzione per Landhwa?” chiese il monaco. “Nessuna correzione” disse l’abate. “Perché quando gli venne fatto notare l’errore, rivelò un meccanismo di sicurezza che aveva creato. Se un particolare valore viene impostato nel database, la API di Landhwa scavalca il nuovo livello di sicurezza e usa il vecchio livello al suo posto. Ora tutto funziona, e possiamo investigare il problema con tranquillità senza scartare l’intero rilascio.” “Ma senza dubbio questo non assolve il monaco dalla sua negligenza!” protestò Wangohan. “Se avesse programmato con più attenzione o testato con più scrupolosità, tale meccanismo non sarebbe stato necessario!” “Può darsi” disse l’abate capo. “Ma se c’è negligenza, c’è anche umiltà. Quando Wangohan dichiara oggi sarò perfetto, lodiamo la sua determinazione ma sappiamo che la sua causa è maledetta. Landhwa non solo riconosce la propria imperfezione, ci protegge da essa. Ma non temere! Sono certo che, con un po’ di sforzo, potrai un giorno imparare a essere pigro come lui.” Tradotto da Alessandro Desantis. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |