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Il maestro Bawan si imbatté in un monaco che combatteva con la fotocopiatrice. Il monaco colpiva i bottoni, frustrato, ma la fotocopiatrice restava silenziosa. Bawan spinse da parte il ragazzo, dicendo: “Le macchine sentono la disperazione. Le irrita”. Il maestro premette con calma i bottoni, uno per volta, fermandosi per respirare tra un bottone e l’altro. La macchina tornò in vita con uno sbuffo, e le copie desiderate iniziarono a comparire. Il monaco chiese: “Com’è possibile che una cosa così semplice possa percepire la sottigliezza delle emozioni?” Bawan rispose: “Il lago sa quando il vento è arrabbiato, perché ne increspa il viso e ne schiaffeggia la riva.” Il monaco ci pensò. Infine disse: “Quando il medico vede la mia sofferenza, si prende cura di me. I designer dell’interfaccia utente di questa macchina farebbero bene a seguire il suo esempio.” Bawan sollevò un dito. “Anche il medico migliore non ti darà sollievo se non fai che ululare di dolore e strapparti i vestiti. Invece, fa’ un respiro profondo e prova le Quattro Parole della Salvezza.” Il monaco chiese: “Quali sono queste ‘Quattro Parole’?” Il maestro disse: “In ordine di sollievo dato, sono: Aiuto, Cancella e Annulla. Offrile a tutti gli utenti delle tue interfacce, e quando se ne saranno andati diranno: ‘Qui lavora un medico di suprema compassione, che comprende la nostra fallibilità e ci salva dall’autolesionismo!’” Il monaco disse: “Avete detto solo tre parole. Qual è la quarta?” Bawan premette il pulsante Off e andò via. Tradotto da Alessandro Desantis. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |