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(Sorry, this page has not been translated by the translator you selected.) L’abate del Clan della Scimmia Ridente osservò che il software prodotto dalla sala nord dell’abbazia aveva più difetti del software prodotto da qualunque altro gruppo di monaci. Il maestro Java Banzen venne chiamato per investigare. Il maestro scelse una sala conferenze adatta nella sala nord. Sedendosi al suo interno, invitò l’abate a unirsi. Quando anche l’abate si sedette il maestro prese il suo pranzo da una busta di carta e incominciò a mangiare. L’abate attendeva in silenzio, sempre più spazientito. Infine il maestro finì l’ultimo morso del suo pasto. Accartocciò il sacchetto di carta e lo lanciò nel cestino all’angolo della stanza. La palletta mancò l’apertura di circa tre piedi, rimbalzò sul muro, e rotolò, fermandosi vicino al secchio. Banzen uscì. L’abbate lo seguì, pensando: la devozione di Banzen per la perfezione è troppo ammirata nel tempio. La luna crescente è un cerchio eccellente, ma un pessimo quadrato. Banzen quindi ordinò all’abbate di convocare i monaci della sala nord uno dopo l’altro. A ciascun monaco fu detto di incontrare il maestro e l’abbate fuori dalla sala conferenze scelta. A ciascuno fu anche detto di portare le stampe di tutto il codice che aveva scritto nei trenta giorni precedenti. Ogni volta che un monaco compariva, Banzen diceva: “Dammi i tuoi listati di codice e aspetta in quella stanza, perché mi è stato chiesto di indagare su di te”. Ciascun monaco entrava nella sala conferenza come gli era stato detto, quindi Banzen chiudeva la porta, lasciando il monaco da solo nella stanza. Banzen metteva quindi i fogli del monaco a faccia in giù su una pila sempre più grande fuori dalla stanza. Quando erano passati esattamente cinque minuti Banzen apriva la porta ed entrava, dicendo: “Ho indagato su di te”. Il monaco veniva quindi congedato. L’abbate pensò: la luna di Banzen è persa dietro una nuvola. Tuttavia, la notte non è ancora finita. Banzen ripeté il rituale per tutti e dodici i monaci della sala nord. Quando l’ultimo monaco se ne fu andato, Banzen lasciò l’abbazia senza dire altro. Dei listati non aveva esaminato una sola pagina. L’abbate disse a se stesso: un vento ha pulito il cielo, e la luna di Banzen non è nemmeno mezza piena. Devo chiamare la badessa. Così l’anziana Jinyu venne chiamata nella sala conferenza. Ella, a sua volta, convocò Banzen. “Qual è il problema della sala nord?” chiese Jinyu. Banzen indicò. “Che quella pallina di carta è ancora per terra all’angolo.” Il commento di QiCiò che è stato fatto era aspettato; ma ciò che non è stato fatto importava. Se non riesci a vedere l’errore, la sala nord ti attende. Il poema di QiUna montagna di codice sorgente troneggia nella sala: Tradotto da Alessandro Desantis. There is also a different translation by Marco Pastori — Rome, Italy. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |