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(Sorry, this page has not been translated by the translator you selected.) La maestra Java Suku stava visitando le province della sua giovinezza. Si era appena seduta nella sua casa da tè preferita quando un novizio si avvicinò e chiese la sua opinione riguardo del codice che aveva scritto. Suku esaminò il listato e trovò che ogni singolo metodo era stato meticolosamente documentato. Il metodo setName di Persona dichiarava di impostare il nome della persona; il metodo getName affermava di restituire il nome impostato da setName, e il metodo toString giurava, ovviamente, che avrebbe restituito un oggetto String. Suku spinse via il listato e si sedette per un po’ in silenzio. Infine il novizio si schiarì la voce e chiese se fosse scontenta. “Questa è una domanda interessante” disse Suku. Indicò il codice. “Questa è carta, poggiata su un tappeto tatami. Sulla carta c’è dell’inchiostro. L’inchiostro forma molte parole. C’è un uccello nell’hinoki qui fuori. Ha due ali piumate e due occhi...” Continuò in questa maniera finché le guance del novizio non divennero rosse. Raccolse il suo codice e la lasciò sola, vergognato ma illuminato. Suku non smise di parlare finché il novizio non fu più a portata d’orecchio. Il commento di QiA Suku era stata servita una generosa porzione di riso crudo. Il novizio è fortunato che le mancasse una paletta per cucinarlo. Il poema di QiIl novizio versa un fiume di tè verde. Tradotto da Alessandro Desantis. There is also a different translation by Marco Pastori — Rome, Italy. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |