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Una mattina una monaca di nome Zjing stava passando vicino a un terminale, attorno al quale stavano diversi fratelli istruiti del Clan dalla Scarpa Sola. Sullo schermo un programma brillava leggermente nelle sfumature durate dell’alba. “Questo non è giusto” disse la monaca, e continuò a camminare. Questo fu riportato alla badessa della Scarpa Sola, che più tardi quello stesso giorno trovò la suola mentre lavorava nel capanno delle ceramiche. Le mani della monaca erano rosse e umide d’argilla: stava modellando una caraffa per l’acqua sulla ruota, giacché tale era il compito assegnatole. “Un fratello istruito dice che gli hai gravemente mancato di rispetto stamattina” disse la badessa. “Neghi questo?” “Wù” disse la monaca. “Un calabrone può pungere un orso, se il nido viene pestato.” “Il fratello sostiene di non richiedere correzione” disse la badessa. “L’ho visto eseguire quello stesso codice, e ho trovato le sue prestazioni piuttosto soddisfacenti. Dice che hai guardato per non più tempo di quello che impiega un ramo cadere, e che dunque non avresti potuto giudicare il suo lavoro con onestà.” “Wù” disse la monaca. “Spiega” disse la badessa. Zjing pose la sua nuova caraffa su una mensola, vicino a un’altra dozzina. Tutte erano perfettamente simmetriche, e identiche in ogni proporzione. Quindi colpì ripetutamente il contenitore, e deformò il suo elegante manico. Prendendo un respiro, Zjing riempì una brocca d’acqua e la svuotò nella caraffa sbilenca. Camminò lentamente all’indietro fino a trovarsi vicino alla badessa. Anche l’ultima goccia d’acqua era contenuta. “Soddisfacente” disse la badessa. Tradotto da Alessandro Desantis. There is also a different translation by Marco Pastori — Rome, Italy. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |