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Due monaci del Clan del Ragno stavano discutendo se la nuova routine di validazione degli input fosse o meno intrappolata in un ciclo infinito. “Per quanto è stata in esecuzione?” chiese l’abate. “Non più di mezz’ora” rispose il monaco pallido e magro. “E nemmeno meno di quello” disse il monaco scuro e grasso. “E non avete fatto niente in questo tempo tranne aspettare che finisse?” chiese l’abate. I monaci chinarono le teste dalla vergogna. L’abate riportò questo al maestro Java, che annuì. “Quale di loro crede che il ciclo non sia infinito?” “Quello pallido e magro” disse l’abate. “Allora dategli un otre di vino, perché è saggio. Nessun ciclo può essere davvero infinito. Un giorno la corrente verrà a mancare, il server si arrugginirà, il Tempio si sbriciolerà, e il sole inghiottirà la terra.” Chiese l’abate: “E per quello scuro e grasso, che crede che il ciclo sia infinito?” “Dagli due otri di vino, perché è più saggio. Per l’utente che attende davanti al suo browser, dieci secondi sono un’agonia, un minuto è un millennio, e qualunque periodo più lungo è effettivamente un’eternità. Quando la tigre dilania l’antilope, l’antilope non si chiede se sono state usate otto artigli o un milione.” Tradotto da Alessandro Desantis. There is also a different translation by Marco Pastori — Rome, Italy. Un estratto da The Codeless Code, di Qi (qi@thecodelesscode.com). Distribuito sotto l' Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License. |